Multi colourated butterflies
2011
Eliana Lorena | Multi colourated butterflies
esposizione MADE IN AFRICA
Milano 7 Marzo 2011 | Triennale di Milano
A cura di Patrizia Rappazzo
Foto di Neri Oddo
Centocinquanta barbie-donne tutte ugualmente scure e con i capelli nerissimi hanno offerto alla designer, nonché esperta di design del tessuto, Eliana Lorena, lo strumento incisivo per rappresentare un sapiente caleidoscopio di uno dei tanti codici vestimentari dell’Africa, il Bou bou.
Le barbie che arricchiscono Sguardi Altrove, come nell’evento ideato per Save the Children, con la Mostra Unico-World, danno dimostrazione che l’unicità del modello fisico è travolto dalla creatività, dalla molteplicità fantastica di una infinità di culture che nel costume danno opportunità espressive anche alla più ‘silenti’ tra di noi donne.
L’ enorme contraddizione , o schizofrenia, del vestire come la definisce Marc-Alexander Descampes in ‘Psicosociologia della moda’, è la dialettica costante tra omologazione e differenzazione ; cambiamento e condivisione sono la causa fenomenologica della moda, in accelerazione temporale dal 1700 in poi, o del costume, nelle società meno ricche.
La Mostra ci solletica a fondamentali riflessioni sull’estetica, la gioia espressiva e il rincorrersi di pattern.
Creatività del disegno a stampa o tessuto, e/o le combinazioni di colore e materiali, sono strumenti di arricchimento del vestire che, soprattutto tra Africa ed Europa, hanno enfatizzato l’importanza della ‘stoffa’ e dei dettagli, ornamenti e applicazioni.
Le donne africane sono regine della madre terra, imponenti farfalle variopinte cui Eliana Lorena ha dato la grazia della ricostruzione artistica di un percorso pluri- linguistico di trame , texture, incroci, forme geometriche, Ikat, stampe e decori.
Là dove sembra più ancestrale e legata alla terra, al cotone e ai materiali più naturali, la funzione generatrice di fantasia del tessile riprende il sopravvento e grazie alla progettualità di Lorena ridà alla regina d’Africa la maestà delle mille possibilità delle donne di ‘creare’ immagine positiva.
Rietta Messina
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